Quando sono di corsa mi cadono le cose. Come ieri, per esempio. Sposta questo, sposta quello, finisce per terra il barattolo del caffè. Non ero nemmeno di ottimo umore perché stavo facendo tutta una serie di cose, di fretta, che non avevo voglia di fare e dovevo fare lo stesso, come accade spesso a tutti noi.
In generale poi essere di corsa mi rende sempre più insofferente.
Non dico niente e mi limito a sospirare pensando a come risistemare tutta quella roba. Mio figlio sbuca dal bagno con lo spazzolino in mano e sorride appoggiato allo stipite.
Che fatica stamattina, mi dice. Posa lo spazzolino in bagno, sento che apre l’armadio, anche a lui cade qualcosa. Trascina l’ aspirapolvere, attacca la presa: ‘
‘Ti aiuto io’.
La maggior parte delle persone che conosco avrebbe sbuffato invece a sua volta, magari criticando la fretta o un’organizzazione approssimativa. Sicuramente alludendo a come loro sarebbero stati certamente più efficienti. E non è nemmeno detto che avrebbero mosso un dito.
I bambini no. I bambini molto spesso capiscono e basta. Capiscono anche quando le parole sarebbero di troppo.
Molto più degli adulti che spesso parlano e non sanno cosa dicono. L’amore vero esiste, ed è quello che comprende, accetta e non giudica. E spesso è proprio quello dei bambini.
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