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Il neonato non dorme e la mamma è stanca: le difficoltà nell’affrontare la quotidianità

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Le leggende non ci raccontano certo che il neonato non dorme, tutt’altro: narrano invece che mangia e dorme, in poche parole, il ritratto di un bambolotto angelico; mia mamma stessa ad esempio, mi ha spesso raccontato del fatto che da piccola anche io ero esattamente così, tanto che dovevano svegliarmi per mangiare perché fosse stato per me avrei placidamente continuato a riposarmi.

Non che questa storia non sia vera, ma rappresenta una parte dei neonati e dei bambini piccoli, certamente non tutti: ci sono neonati e bambini piccoli che dormono pochissimo (mio figlio in primis per non andare troppo lontano) e che continuano a non dormire, spesso anche per qualche anno. Le mie nottate le ricordo perfettamente, alla faccia di chi dice che la fatica si dimentica, le mamme che non dormono per anni sanno di che cosa si parla; rimane un ricordo sempre più lontano, ma non si dimentica, almeno, a me non è successo.

Al calar del sole diventavo diligente; mettevo in atto tutti i consigli dei libri di puericultura. Bagnetto, luci soffuse, atmosfera rilassata. Risultato? Disastroso. A posteriori ho il vago sospetto che conoscendo come è fatto il rituale avesse il potere di peggiorare le cose, tutto quel cerimoniale gli faceva capire che la giornata volgeva al termine e non essendo mai stato un tipo che amava andare a dormire iniziava ad agitarsi peggio che mai.

Dorme?” mi domandavano. “No, rispondevo con sempre meno voglia di parlarne“. Quando andava bene mi rifilavano qualche consiglio o una pacca sulla spalla per darmi coraggio, quando andava male mi ridevano direttamente in faccia, come se non dormire per anni fosse qualcosa di poco conto.  

Il neonato non dorme mai e la mamma é stanca
Il neonato non dorme mai e la mamma è stanca

Se il neonato non dorme mai, “Sei tu che lo agiti!” Chi non se lo è sentito dire?

La cosa peggiore è quando all’ilarità vengono abbinate insinuazioni di vario genere, la più fastidiosa è sempre stata almeno per me quella del “Sei tu che lo agiti“, quando in realtà sai perfettamente che non ha mai dormito da quando e nato.

Ogni tanto ripenso a quegli anni e mi domando che ricordo ho, con il senno di poi. Da una parte in quei biberon, in quelle tutine sparse per il letto, ci sono tra i frammenti più belli della mia vita, che saranno per sempre custoditi nella mia tasca più segreta.

Dall’altra ci sono stati momenti di enorme fatica uniti a un grande sconforto, e non dimenticherò nemmeno quelli, perché anche quelli fanno parte del viaggio. 

La privazione del sonno nelle mamme: smettiamola di ignorare il problema aspettando che tornino alla normalità

Volevo parlare a tutte quelle mamme che non dormono e che non hanno una spalla a cui appoggiarsi, a quelle che hanno magari i genitori lontano, o che li hanno vicino ma è come se non ci fossero (capita spesso anche questo). A quelle che almeno una volta si sono sentite sull’orlo di una crisi di nervi.

Una parte delle notti in piedi con mio figlio ho dovuto affrontarla totalmente sola, perché mio marito è stato all’estero per mesi dopo la chiusura improvvisa dell’azienda per cui lavorava. Finché c’è stato lui ci siamo sempre alternati, poi un disastro: sveglia all’1, alle 3 e alle 6 definitivamente in piedi in salotto, per un anno e mezzo.

Ho capito che non stavo bene al controllo dalla pediatra quando dopo la visita al bambino mi ha detto: “Lui per fortuna sta bene, lei signora deve dormire, è evidente che non ce la fa più”. Probabilmente non era nemmeno difficile rendersi conto che non mi reggevo in piedi.

Da lì in poi una persona veniva ad aiutarmi tre ore la mattina con il bambino e la situazione è un po’ migliorata, ma è stata dura, durissima, e questo è tra i principali motivi per cui non abbiamo ripetuto l’esperienza: il timore di non farcela ad affrontare altri due anni di completa insonnia.

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Una mamma culla il neonato che dorme

Mamme che non dormono da mesi: perché le giornate sembrano sempre in salita? Perché lo sono per davvero.

In realtà le giornate delle mamme che non dormono né di giorno né di notte non sembrano in salita, lo sono e si sappia, ci sono neonati che non dormono, né di giorno né di notte: non sembra vero, ma lo è. E non sono capricci o lamentele tanto per dire: la privazione di sonno è devastante, punto. Ricordo ad esempio che avevo come la sensazione di vivere una unica giornata, infinita, perché non chiudendo mai occhio il confine tra giorno e notte diventava sempre più labile.

E non dimentico nemmeno di come quando mi veniva domandato come stessi, rispondevo che ero un po’ giù perché non dormivo mai mi venisse affibbiata l’etichetta della depressione postparto, che è una situazione molto seria e da monitorare con molta attenzione. Peccato che venga usata come il prezzemolo, va bene con tutto.

Mi sono fatta l’idea invece che in molte situazioni depressione, irritabilità e negatività generali, siano la conseguenza del non dormire mai. Che la stessa mamma, in condizioni più decorose sarebbe senz’altro più ottimista, allegra e positiva, semplicemente per un motivo; perché si è riposata e perché si sente trattata come una persona. Perché un neonato che non dorme tutto il giorno non dovrebbe essere il problema principale di una mamma, semplicemente perché é profondamente ingiusto che tutto ricada su di lei.

Non è un caso che la privazione del sonno sia un metodo tortura per fare confessare i prigionieri, proprio perché tra le altre conseguenze provoca notte dopo notte un grande senso di disorientamento insieme ad ansia, danni cognitivi, rabbia ed irritabilità psicosi.

La psicologa Mia Scoltand spiega il legame tra depressione postparto e insonnia

A sostenerlo è anche Mia Scotland, psicologa e psicoterapeuta australiana che si occupa di depressione post-partum e problemi post-natali. “Recentemente ho lavorato ad alcuni studi sulla salute mentale materna, che includono il rischio reale di soffrire di una forma severa di depressione post partum, di disordine post traumatico da stress e psicosi” ha detto nel suo articolo on line intitolato “Stiamo torturano le neo madri e ci chiediamo perché hanno problemi di salute mentale” – “tutti e tre avevano in comune una cosa: la mancanza di sonno.

Se il neonato non dorme mai, smettiamola di ignorare il problema aspettando che tutto torni alla normalità.

Le madri non svolgono un compito come un altro, hanno un ruolo fondamentale e per svolgerlo al meglio è di vitale importanza che siano messe nelle condizioni di farlo, se non vogliamo che vadano in pezzi mandando in frantumi anche la vita delle persone che amano.

Cominciamo a fare passare il concetto che la mamma è anche una persona di cui prenderci cura, come tutte le altre, non è un super eroe, e nessuno deve pretendere che si spinga oltre i propri limiti.

Ne va del suo benessere e della sua salute mentale”. Smettiamola di pretendere, di girarci dall’altra parte e di ripetere il solito ritornello: è sempre stato così. Il fatto che purtroppo sia sempre stato così, non significa che non sia tardi per cambiare.  

Spero che vi sia piaciuto questo articolo dedicato al problema del neonato che non dorme mai e delle mamme stanche, se vi fa piacere lasciate i vostri commenti qua sotto.

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18 commenti
  • Sara
    RISPOSTA

    Lo dico sempre: “sarà la stanchezza che parla per me, ma io non ne posso più e rimpiango la mia vecchia vita”. Da lì, sensi di colpa e malumore condiscono le mie giornate da 10 mesi.

    • Valentina
      RISPOSTA

      Sì, certo che è la stanchezza che parla per te, perché quella stanchezza lì ti fa sentire come in trappola, perché ogni giorno è uguale al precedente, tu sei lì e non te lo godi. Hai davanti un qualcosa di bellissimo e quasi non lo vedi, non perché non lo apprezzi, ma perché semplicemente non hai le forze, la lucidità mentale e le giuste energie per affrontarlo positivamente. Non sono pensieri che dicono chi sei come mamma, sono semplicemente i pensieri più che legittimi di una persona che non riposa mai.

      • A.
        RISPOSTA

        Mamma da 2 anni e 10 mesi. La mia bambina si ammala spesso, come tutti. Ma lei, quando ha la tosse (che le dura anche settimane) non dorme praticamente nulla. E io sono qua, esausta e demoralizzata Come i primi mesi delle poppate notturne, con la percezione che il mo cervello invecchi di 1 anno, ogni notte che passa. E la vita continua, si lavora, la casa si sporca, e io sono solo sicura che questa esperienza non la vorrò ripetere mai più.
        E, con la morte nel cuore, devo ammettere che per me vedere il suo dolce sorriso, o sentirmi chiamare “mamma”, non pareggia i conti con lo sfinimento fisico ed emotivo.

      • Alessandra
        RISPOSTA

        Il mio bimbo ha 11 mesi e dorme a cicli di 4 massimo 5 ore, si sveglia 2/3 volte a notte. Di giorno dorme due pisolini e durante quello del pomeriggio mi corico anche io con lui.
        Ho passato mesi in cui se dormivo 2 ore era un lusso.
        Altri in cui non riuscivo a prendere sonno per l’ansia.
        Ho avuto crolli emotivi molto pesanti, vicini alla nevrosi acuta.
        Da sole è difficilissimo. Soprattutto se devi pensare a tutto anche in termini di logistica della casa, e del lavoro (sono libera professionista, un incubo perché non ho la testa per pensare A NULLA)
        Io credo che ai corsi preparto si debba iniziare a parlare della SOLITUDINE DELLE MADRI e dei PROBLEMI DEL SONNO.
        Invece di mettere l’ansia sull’allattamento, va bene l’abbiamo capito che fa bene ma senza aiuti diventa un incubo. Per allattare al seno c’è bisogno di qualcuno che ti fa la spesa e cucini perché altrimenti si crepa di stanchezza e di ansia. Nessuno lo dice.
        Purtroppo non viviamo tutte in un villaggio di figli dei fiori che si portano appresso i figli nella fascia fino a 5 anni! Senza aiuti è difficile tutto.
        Parlare di questi problemi prima aiuterebbe tantissimo le neo famiglie a prepararsi in anticipo con le giuste precauzioni!

    • Susanna
      RISPOSTA

      Ti capisco, non sai quanto, ma sento di doverti dire che passerà, i primi 18 mesi sono i più faticosi ma poi le cose migliorano. Forza forza forza

    • Debby
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      Ciao Sara, mi dispiace leggere il tuo commento.
      Leggere soprattutto che hai sensi di colpa… per cosa? Perché ti manca dormire, riposare, prenderti degli attimi per te??? Credo sia normale e che tutte dovremmo poterlo fare… anche da mamma.

      Io ho due bimbe piccole, 2,5 anni e 4 mesi, so bene il senso di frustrazione che si prova a fine giornata 😔 le sto crescendo da sola, perché il papà non c’è MAI. L’unica immensa fortuna che ho e che nella maggior parte delle volte la notte si dorme(ovviamente la.piccola ancora mangia di notte).

      L’unica cosa che mi sento di dirti è quella di goderti a pieno tuo figlio, lascia indietro tutto il più possibile, solo così puoi recuperare un pò di energie, non avere mai sensi di colpa, stai facendo il lavoro più difficile al mondo…e quando sei giù pensa che da qualche parte c’è una mamma che sta compiendo la tua stessa impresa, non sei sola, anche se la società spesso di fa credere che le uniche ad essere iper stressate a far le mamme siamo noi… ti mando un abbraccio immenso🥰

    • Alessandra
      RISPOSTA

      Si mi è piaciuto molto ed è proprio vero la mancanza di sonno è la cosa che temevo di più quando ho avuto la prima figlia e invece tutto sommato non abbiamo mai fatto nottata.. in compenso le stiamo facendo con il secondo.. è tosta! Ci sono notti che vanno meglio e altre invece no.. ogni tanto la prendo con filosofia e ogni tanto invece piango altre impreco.. purtroppo!
      Per non parlare dell’imminente ritorno a lavoro, del nido che non ha posto, delle nonne che lavorano, ecc. Ecc. e di quando ti senti dire l’hai voluta la bicicletta? Allora pedala😵‍💫 e spesso sono proprio altre madri 😤

  • Ambra
    RISPOSTA

    La scorsa settimana ho avuto per due giorni la febbre e sono stata a casa dal lavoro, la mia bimba di 18 mesi era al nido…. Ho passato le due mezze giornate più rilassanti degli ultimi 18 mesi…. In silenzio a letto da sola…. Ho dormito per la febbre dopo 18 mesi di sonnellini notturni interrotti TUTTE le notti da pianti e lamenti

      • Ilaria
        RISPOSTA

        Non dormo da 7 mesi. Non c’è routine che tenga, tanto meno igiene del sonno, se pur seguirle ha migliorato il sonno diurno e un pochino quello notturno, ma comunque mio figlio si sveglia tra le 8 volte quando va male e le 2/3 volte quando va bene. Non ha mai dormito nemmeno in ospedale appena nato. Il giorno aveva gli occhi aperti come fosse un neonato di 4 mesi, la notte dormiva solo a contatto. Il sonno è sempre stato leggero e metterlo al letto con noi per sfinimento ha peggiorato i risvegli incredibilmente. È un bambino sempre sorridente per fortuna, sveglio, attivo, intelligente. Non riesco solo a dire che lo amo e che sono felice di averlo,, quando parlo di lui inevitabilmente devo anche dire quanto sono stanca, che “è bravo si ma proprio non dorme”. Credo di farlo come esigenza di condivisione di una maternità realistica, fino ad ora troppo idealizzata.
        Il mio problema, so che sembrerà forse assurdo, sono le relazioni sociali, troppo richiedenti. Nonostante tutti sappiano la nostra situazione, nessuno tra amici stretti e parenti ci lascia in pace. Il mio telefono suona continuamente tra chiamate e messaggi di persone che vogliono venirci a trovare, che ci chiedono quotidianamente “ha dormito sta notte?”
        di amici che ti invitano a mangiare una pizza con frasi tipo: “è ma nn vediamo il bimbo da un po’” “anche a voi farà bene uscire”. Ho l’impressione che c’è sempre qualcuno che sappia più di te quello che ti fa stare bene e di cui hai bisogno. Comunque…Noi diciamo no per un po’ di volte a tutti, poi gli inviti persistono e i sensi di colpa ci fanno accettare (il livello è tipo se dico no al pranzo di questa domenica mi verrà richiesto la prossima settimana o tra due, oppure la richiesta di un incontro che sia all’orario che noi più preferiamo, anche a mezzanotte andrà bene purché non ci sia spazio per il no. Alla fine vediamo un po’ tutti e Appena torniamo a casa o se ne vanno da casa nostra, io e mio marito siamo più stanchi di prima! Non ci va di stare quasi con nessuno, non dormiamo e nn abbiamo grandi novità da raccontare. Soprattutto perché la nostra quotidianità è talmente frastagliata e frammentata dal “corri corri un segnale di sonno mettiamolo subito al letto” qualsiasi ora sia, oppure dal “intrattienilo intrattienilo che lo prendiamo per stanchezza” che rispettare orari di visite o appuntamenti ci devasta. Ecco nessuno comprende davvero la nostra vita al momento. E le persone credono di aiutarci venendoci a trovare per “tenere” nostro figlio. Non ho e nn abbiamo bisogno di persone con cui conversare e se voglio qualcuno che lo tenga mentre io mi sento libera di andare a dormire lo chiederei in prima persona.
        Io e mio marito ci diamo i turni e anche se poco riusciamo a riposare.
        Noi abbiamo bisogno di qualcuno che ci porti il pranzo o la cena, che nn prende nemmeno il caffè ci da un saluto al volo e se ne va. Di qualcuno che scriva che ci vuole bene senza la velata pretesa di vederci o vedere il piccolo perché è passato “troppo tempo” dal nostro ultimo incontro, di qualcuno che ci chiama per dirci “ ma nn vi preoccupate se non ci vediamo, voi ora siete diventati genitori, non dormite, avete le vostre cose da organizzare, il vostro tempo.. sappiate che se avete bisogno di qualsiasi cosa che a voi viene in mente, io ci sono, prima di allora ragazzi ci sentiamo ogni tanto per un saluto e quando sarà il momento ci vedremo”. Noooo invece siamo tartassati da aspettative esterne e senso di colpa per nn riuscire a far dormire nostro figlio. Io sono sfinita dalla stanchezza, ho due occhiaie tante, mangio zuccheri continuamente per frustrazione e per tenermi in piedi e non ho mai voglia di incontrare persone! Credetemi, non ho la depressione post partum. Ho solo voglia di placcare il tempo e organizzarlo con mio figlio e mio marito e basta!

  • Macha
    RISPOSTA

    Finalmente qualcuno che descrive quel periodo per com’è realmente e non come quasi tutte le donne che parlano solo della parte bella.
    Quando diventi madre ti senti disiorentatave nessuno te ne ha parlato,quindi ti senti anche un po’ matta…. sei entrata in un turbine,una bolla e perdi il contatto con la realtà.
    Si,per carità,poi ne vieni fuori ma che fatica!!

  • Andra
    RISPOSTA

    Sono una neo mamma di un meraviglioso bimbo di 1 anno.
    Posso testimoniare che da 1 anno non dormo perchè il bimbo si sveglia sempre.
    Fortunata quando qualche volta si riadormenta per 1 ora o 2 ma non e la stessa cosa dormire a rate.
    Sono esausta emotivamente e fisicamente pero resisto non so fine quando ma resisto.Non siamo mamme ma eroine.Un abbraccio a tutte le mamme

  • Sara
    RISPOSTA

    Il passare la giornata pregando che finisca perche sei esausta ma quando arriva la sera ti corichi al massimo due ore e poi si ricomincia e ti chiedi perché lavarsi i denti e mettere il pigiama se tanto non posso nemmeno stendermi sul mio adorato letto?ogni giorno da due anni e mezzo!sono alla seconda bimba (due anni tondi di differenza) e solo ora che ha quasi 6 mesi inizio a vedere la luce in fondo al tunnel ma lo dico ho messo la spirale e chiuso con i figli perché amo infinitamente le mie bambine ma non reggerei mai di ricominciare per la terza volta questo strazio!e gli aiuti li ho ma di giorno, le notti insonne non me le restituirà nessuno…

  • Sabrina
    RISPOSTA

    Grazie mille x queste vere parole. Azzeccato in pieno tutto il mio malessere. Questa sensazione di stanchezza cronica ormai da quasi 3anni e mezzo. Prima la gravidanza. E oggi Due gemelle di 3 anni. Una vita installata da zero in Francia. Lontano da tutti i miei cari. Una famiglia ricomposta con altri 3 figli a carico. E i congedi parentali finiti. Il rientro al lavoro. E il peso delle faccende domestiche. E la responsabilità di essere una brava moglie e una madre affettuosa presente ed una guida. Ma i riposini pomeridiani sono brevi. E la fase pre ninna serale dura più di un’ora. La notte ogni scusa è buona x svegliarsi e ovviamente svegliare la sorella e tutto il vicinato. E la mattina o meglio l’alba già in piedi festivi e week-end compresi x iniziare a giocare e subito. Nessuno capisce questo malessere. Nessuno ha comprensione del tuo stato mentale. Facile consigliare riposati quando dormono i figli. Oppure le faccende poi le fai. Ma se ti permetti il lusso di accantonare una delle duecentomila cose da fare nn riuscirai a farlo dopo. La verità è nel nostro cuore. E solo con la nostra forza e i sorrisi dei nostri figli ritroveremo il nostro equilibrio.

  • Francesco
    RISPOSTA

    Sono papà di un fantastico bimbo di 8 mesi, e vorrei dire la mia. Prego le neomamme di non offendersi, in quanto esprimo la mia umile opinione consapevole delle difficoltà in cui esse si trovano. Però però, devo dire che molto spesso noto una tendenza a cercare le difficoltà, a vedere nero ciò che non è, a crearsi problemi che non esistono…questo non viene mai ammesso da una donna (anzi, spesso risponde che il maschietto è superficiale e non vede le cose), ma ve lo dico io: si nota 😅
    Tanto per cominciare, mi chiedo dove siano tutti i papà mentre parlate delle difficoltà di gestire il periodo: un papà, quando rientra (anche stanco) dal lavoro, DEVE prendere il proprio figlioletto e, oltre a goderselo e farsi i selfie da pubblicare, cercare di calmarlo, farlo ridere, dargli da mangiare quando può, portarlo in giro, in altre case, in altre stanze. Tutto ciò, mirato a far riposare la mamma, aiutarla a staccare mentalmente, riprendere la sua vita che è il proprio lavoro, la tv, il caffè, il divano, quattro chiacchiere con amiche..
    Noto spesso che la vita di coppia dura finché arriva il primo bebè, dopo di che la mamma fa coppia col pargolo mentre il papà fa coppia con il calcetto o gli amici..
    La gente mi guardava meravigliato quando portavo mio figlio in fascia e tutt’ora col passeggino: in che anno siamo?
    Ve lo dico apertamente: è anche colpa vostra, che non gli tirate le orecchie e non fate le cose insieme. Questo perché, spesso, preferite portare la croce anziché dividere gli onori insieme agli oneri: fa parte di voi. Dite bene nell’articolo: non siete supereroi, ma cercate sempre di esserlo, il che è poco logico e lontano dal voler essere sereni. Perciò, fatevi aiutare dai nonni, zii, amici, vicini, consulenti, pediatri, ostetriche, ecc. Non rifiutate mai nulla, perché tutto fa in modo da liberarvi almeno per un minuto..
    Spiacente di non poter scrivere tutto il mio pensiero (sarebbe bello discutere ma purtroppo per commenti è sempre difficile), e spero che nessuna neomamma si senta offesa dalle mie parole, che vi assicuro contengono tanto rispetto per una delle categorie più rispettabili del mondo: la mamma.
    Saluti

  • Simonetta
    RISPOSTA

    Sono la fortunatissima mamma di un bimbo che, salvo malesseri passeggeri, dorme sia di notte che di giorno. Mi dispiace molto per quello che state passando, possibile che non si possa fare nulla? Osteopata, melatonina, rituali vari… É come se vi steste perdendo la parte migliore della vostra vita, é davvero molto triste leggere come state vivendo la vostra maternità.

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