Entro in un negozio per vedere una maglietta per me. La provo, la scelgo, vado a pagare. Alla cassa la commessa incuriosita mi domanda: “Compri solo per te?”. “Sì”, rispondo sorridendo, un po’ stupita da una domanda che lì per lì mi é suonata insolita.
“No te lo domando perché io per me non compro mai niente, compro solo cose per mio figlio, che ha 20 anni“. “Ah, mio figlio ne ha sette”, rispondo un po’ a casaccio senza sapere che cosa altro aggiungere. “Eh, finché son piccoli te la cavi bene, ma il mio ne ha 20 e ha ben altre richieste. Per esempio a Natale mi ha chiesto delle scarpe da seicento euro e un maglione da 400. Son tutti articoli di marchi artigianali molto particolari. Io però per me compro solo roba da niente. Si solleva il maglione e mi mostra una t-shirt sotto, con un buco.
“La mia roba è così“. Mi è scappato un commento “Tra la roba da mille euro e la maglietta bucata però c’é una via di mezzo” “Lo so ma io son felice così, sono anche sola con lui perché son separata da anni e il padre non si fa carico di queste cose”. Peggio ancora, mi dico tra me. Ho pensato e ripensato a questo episodio quasi surreale per ore e per giorni, cambiando stato d’animo e punto di vista. Lì per lì provavo tenerezza per le buone intenzioni di questa persona, che magari provava a dare al figlio quello che non ha avuto nella sua vita.
Poi però ho immaginato questo ventenne, che non é un bambino di sette anni. Ho immaginato un ventenne con una mamma che lavora dieci ore al giorno in un negozio per casomai poco più di mille euro al mese, pretendere come un piccolo sultano che spenda più di quello che guadagna per un paio di scarpe firmate o per un maglione e per chissà quanta altra roba. E che se guadagnasse i suoi soldi riuscirebbe a capire quante ore di lavoro servono per comprare 400 euro di scarpe. Magari riuscirebbe a capire se il gioco vale la candela o meno, ovvero se quelle scarpe valgono davvero quel prezzo e quelle ore di fatica.
Che percezione ha di se stesso e di quanto gli sia dovuto, un ragazzo all’interno di una famiglia che spende in soli vestiti più di quello che guadagna per permettergli di fare il figo in giro? Si sbaglia anche quando si pensa di amare molto gli altri, ma si finisce per non rispettare più se stessi.
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