Da quando sono diventata mamma mi sono dimenticata di me

1024 495 Stancamente Mamma

INTERVISTA

Da quando sono diventata mamma la mia vita è cambiata totalmente. Per il primo anno e mezzo del mio bambino mi sono sentita come se non fossi altro che sua madre e anche se, ora che ha due anni, va un po’ meglio, essere madre è comunque quello che sono il 90% del tempo. 

Questo perché, da quando il mio piccolo è nato, lui è diventato immediatamente la mia priorità. Lui viene sempre per primo. Il problema è che io mi sono dimenticata di me

I primi tempi non riuscivo neanche ad uscire di casa o a fare le cose più banali, come andare in bagno, perché lui dormiva solo in braccio a me e appena lo posavo iniziava a piangere. È stato così per primi sei mesi. Ho ricordi molto confusi di quel periodo, giorni estenuanti e tutti uguali. Ma poi, a poco a poco, è andata meglio. Lui ha iniziato ad avere un sonno più regolare e io ho iniziato a capire cosa dovevo fare. I primi mesi tutti mi davano consigli e sembravano sapere cosa fare molto meglio di me, ma poi ho capito che l’unica cosa che davvero dovevo fare era ascoltare il mio bambino e il mio istinto e basta. Da lì è andata meglio.

Quello che è cambiato tantissimo, e che non mi aspettavo, è che tutti i miei amici sono spariti, così, all’ improvviso hanno smesso di invitarmi. Loro si incontrano, escono, e io semplicemente non sono più invitata. Una di loro, addirittura, non è mai venuta a vedere il bambino. 

Oltre a questo non ho più un secondo di tempo per dedicarmi a quello che amo (dipingere, leggere, disegnare…) né ho più un lavoro, perché io sono un’artista e prima di essere mamma partecipavo a molti eventi, mostre, estemporanee. Ma la maggior parte di queste cose erano la sera e io dovevo essere a casa per allattare, poi per farlo addormentare e alla fine sono stata tagliata fuori dal giro. Perché questo lavoro funziona così

Questo senza contare che certe volte ho a stento il tempo, e le energie, per farmi una doccia, figuriamoci mettermi a dipingere.

Diventare mamma: “A volte vorrei solo qualcuno che tenesse il bambino anche solo per una doccia”

Il mio compagno mi sta vicino, è un buon padre e fa moltissimo per aiutarmi, ma lui comunque va a lavorare alle 8 di mattina e torna a casa alle 5 di pomeriggio, per tutto il resto del tempo è tutto interamente sulle mie spalle.

Mia madre purtroppo non sta bene, quindi non mi può aiutare (e si sente in colpa per questo, ma anche io mi sento in colpa per non poterla aiutare), e in più non abitiamo nella stessa città. I miei suoceri, che invece abitano letteralmente a cento metri da casa mia, un po’ mi aiutano ma sembra che ogni volta che ho bisogno di lasciargli il bambino debba essere per un validissimo motivo, tipo una visita medica e non possono venire loro semplicemente a tenermi il bambino, no, devo essere io a portaglielo a casa loro. Al massimo vengo a prenderselo se proprio non c’è alternativa.

Certe volte vorrei solo che qualcuno mi tenesse il bambino anche solo per il tempo di farmi una doccia come si deve, o una dormita dopo le notti in cui magari non ci ha fatti riposare perché stava male, o per potermi fare una passeggiata un pomeriggio, così, solo per poter sentire i miei pensieri ogni tanto.

Sto scrivendo tutto questo alle 23, seduta sul divano, perché è stato l’ unico momento che sono riuscita a trovare per farlo.

Poi però mi sveglio e vedo il sorriso di mio figlio e so che devo andare avanti, devo fare del mio meglio e lo devo fare per lui, perché più di tutto, quello che voglio è che lui sia felice e sereno. E allora sorrido, mi faccio forza, gioco con lui, guardiamo i cartoni, andiamo al parco giochi e non importa se alle 21, subito dopo che lui si è addormentato, anche io crollo appena poggio la testa sul cuscino, perché so che anche oggi ho fatto del mio meglio.

E se, in tutto questo, sono riuscita a ritagliarmi un po’ di tempo anche per me, beh, la considero una vittoria.

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