La nascita dei gemelli è stata un turbinio di emozioni. Tanto voluti e desiderati… ma finché non ci sei in mezzo non ti puoi rendere conto di quanto ti stravolgano l’esistenza, sia in bene che in male.
La vita di prima totalmente cancellata, il primo anno sembrava di stare dentro una catena di montaggio. In continua. Senza interruzioni. Un lavoro h.24 tra latte, cacca, nanne, primi passi (matematicamente uno va in una direzione, l’altro nell’altra). Difficoltà a trovare il tempo di lavare i denti.
Sono rimasta a casa fino ai loro 5 mesi, avevo un grosso aiuto da parte di mia madre che dal lunedì al venerdì abitava da me, mio marito fuori tutto il giorno fino a sera. Il rapporto di 1 a 1 però era devastante: nessun attimo di riposo, uno dei due era sempre sveglio. Ai 5 mesi riprendo a lavorare sfruttando le 4 ore di allattamento di legge fino al compimento dell’anno..che dire..in ufficio era tutto così leggero in confronto!
Credo sia stato la mia salvezza. Il mio capo è un santo, ogni malattia mi permetteva di viverla a casa con loro, pandemia idem, oggi continuo a lavorare a tempo pieno solo grazie a lui e alla sua empatia. Credo oggi di essere diventata molto più produttiva nel mio lavoro grazie all’esperienza della maternità dove ho imparato a sfruttare a dovere ogni singolo minuto. Oggi però la routine sta esaurendo le mie energie mentali e psichiche. È una corsa continua tra lavoro, spesa, attività sportive, menù settimanale..durante la settimana gestisco totalmente io e non ho un attimo per me anche ora che hanno compiuto 6 anni.
Arrivo a sera sfiancata, vorrei tanto avere degli attimi per me, faccio fatica anche a prenotare un parrucchiere per riuscire a coprire i capelli bianchi che ora incombono inesorabili… il sabato pulizie e lavatrici, la domenica cerchiamo di stare tutti insieme ma io mi sveglio già sfinita e a volte l’umore non è dei migliori: non riesco ad accettare che debba occuparmi solo io di loro, io ho incastrato la mia vita a seconda delle loro esigenze.
Mio marito è amabile sia con loro che con me, ma sento il peso della gestione tutta sulle mie spalle senza avere un attimo di respiro. Già quando mi sveglio sto già pensando a come organizzare la giornata a seconda dei loro impegni, a seconda di cosa mangeranno a scuola per organizzare la cena … lui no, li accompagniamo insieme a scuola e poi lo rivediamo all’ora di cena: è normale tutto questo? Il peso psicologico non viene assolutamente considerato, e tutte le mamme che conosco mi sembrano meno esaurite di me… a parte voi, credo che voi mi possiate capire in pieno.
Quando provo a parlarne lui pensa di fare tanto, e quando gli dimostro che non è così si giustifica col fatto che il suo lavoro è così e non può cambiarlo ( fa l’imprenditore). E qui dove viviamo non possiamo avere aiuti dei nonni… non abbiamo neanche questi grossi stipendi da poterci permettere una babysitter.
Non so se ho risposto a tutte le tue domande… scusa se ho scritto di botto… i gemelli incalzano.
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