Genitori narcisisti: ti voglio bene solo se sei come voglio io

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Negli ultimi anni il concetto generale di narcisismo é stato ampiamente sdoganato: il diritto, in generale, é diventato una caratteristica distintiva, ben prima del dovere. Insieme all’importanza dell’appagamento istantaneo dei bisogni.

Ma facciamo un passo indietro e partiamo da un presupposto: tutti in una certa misura sono un po’ narcisisti: il narcisismo fa parte dell’essere umano ed è uno stadio di sviluppo standard per adolescenti e giovani adulti.

Quando però il narcisismo inizia a interferire con il modo in cui una persona “funziona” a casa e al lavoro, diventa problematico e può persino virare nell’ambito di un disturbo della personalità.

I narcisisti credono sinceramente di essere unici e di avere diritto a un trattamento speciale, e hanno un bisogno cronico di ammirazione e convalida, ad ogni costo. “La maggior parte di noi smette di pensare di essere Superman all’età di 6 anni, se continui a pensarlo a 41 questo può diventare un problema”, afferma Ramani Durvasula nel suo libro in cui descrive in dettaglio 30 tratti caratteriali del narcisismo, ma dice che superficialità, avidità e vanità ne costituiscono il nucleo centrale: “Restare o andare? Sopravvivere a una relazione con un narcisista“. I

l grosso tema in questo caso é che se un adulto si imbatte in un narcisista, anche dopo anni di sofferenza, ha sempre la possibilità di chiudere la relazione e scappare a gambe levate. Per un figlio di un genitore narcisista per forza di cose, questo é eventualmente possibile solo dopo lunghi e dolorosi anni, e dopo purtroppo aver subito di tutto.

Genitori narcisisti: quando i figli ne escono a pezzi

Genitori narcisisti: alcune caratteristiche

  1. Non si assumono mai la responsabilità dei propri errori: ovvero, loro non sbagliano mai e non si mettono mai in discussione. Al contrario, sono sempre gli altri che sbagliano, o che si rivelano “inadeguati”. Non loro. Alla base c’è un senso profondo di vergogna, nascosto da una grande maschera di perfezione.
  2. Hanno costantemente bisogno di avere il ruolo da protagonista e i figli sono una fonte di convalida: i genitori narcisisti fanno molta fatica a “decentrarsi”, tutto ruota attorno a loro, anche quando sono coinvolti i loro figli. Il genitore narcisista, sostiene la psicologa, spesso ostenta ad alta voce i successi dei figli, il loro talento, i suoi risultati ecc, ma in realtà è emotivamente molto distaccato dal bambino: gli eventuali successi soddisfano semplicemente i suoi bisogni personali.
  3. Sono immaturi e profondamente egoisti: i loro bisogni fondamentalmente sono sempre prioritari rispetto ai bisogni dei figli e fanno una gran fatica a “decentrarsi”. Un genitore narcisista pretende che i figli si sacrifichino così da permettergli di fare o avere quello che desidera.
  4. Considerano i figli come estensioni di sé: secondo lo psicologo americano Alan Rappoport questi genitori tendono a considerare i figli come “estensioni” di sé, talvolta strumentalizzandoli per colmare i loro vuoti o soddisfare bisogni personali. Tale ottica rappresenta l’opposto del genitore sufficientemente buono, in grado di riconoscere la personalità dei figli e aiutandoli ad esprimerla appieno. Il genitore narcisista, infatti, non riconosce il figlio come un individuo a sé stante, dotato di pensieri e bisogni propri, ma tende a inglobarla e ad annullarne le peculiarità.
Genitori narcisisti: quando i figli ne escono a pezzi
  1. Svalutazioni e critiche sono all’ordine del giorno: sul piano comportamentale ciò di esterna in atteggiamenti più o meno consapevoli basati sulla svalutazione e sulla critica, che la figura primaria tende a giustificare come atti d’amore o obblighi genitoriali. Proprio come se il figlio fosse un’estensione di sé, quest’ultimo può essere utilizzato come un manichino: vestito, formato e “confezionato” secondo i bisogni genitoriali.
  2. Sono possessivi: i genitori narcisisti si rivelano molto possessivi nei confronti dei figli e fanno in modo che rimangano sempre “dipendenti” da loro. Per un figlio, ovviamente tutto questo ha conseguenze molto importanti: non gli viene permesso di costruire le risorse per diventare autonomo.
  3. Sono invadenti: sono in grado di trascurare i figli in molti modi e in molte situazioni, mal contrario, quando loro desiderano, sanno essere estremamente invadenti e poco rispettosi della privacy altrui, interrompendolo bruscamente quando il bambino sta facendo qualcosa, spiando costantemente tra i suoi effetti personali, commentando senza alcun tatto peso, aspetto fisico, amicizie, o qualsivoglia questione personale, senza un briciolo di delicatezza e di rispetto.
  4. Il loro amore non é incondizionato: l’amore di un genitore “dovrebbe” essere incondizionato. Ovvero, amo mio figlio per il solo fatto che esista. L’amore di un genitore narcisista é invece “condizionato”, ovvero, ti amo se sei come io voglio. Ti amo se rispondi ai miei bisogni e se con il tuo comportamento soddisfi i miei desideri.
  5. Quando c’è bisogno, loro non ci sono mai: il genitore narcisista si aspetta che i figli siano presenti quando lui ha bisogno, ma al contrario non farà lo stesso a volte con la scusa della carriera o dei suoi hobby. Il narcisista cerca una gratificazione immediata, lasciando i propri figli a se stessi.

Genitori narcisisti: le conseguenze sui figli

Il figlio di genitori narcisisti vive la sua infanzia e la sua adolescenza nel vero e proprio terrore dell’abbandono emotivo, perché un narcisista non sarà mai in grado di far fronte ai suoi bisogni emotivi. Non educando il figlio a prendersi cura di se stesso, quando sarà un adulto farà fatica a riconoscere i propri bisogni e cercherà, come é stato in effetti abituato da sempre, di soddisfare i bisogni altrui, ignorando completamente i propri.

Un genitore narcisista “ama” i figli in modo condizionato, ovvero, a condizione che questi soddisfino i suoi bisogni: se questi non accade, i figli verranno trattati come se non fossero “degni” di ricevere quell’amore. Diventeranno adulti che si sentono spesso inadeguati, poco capaci, e con scarsa autostima. Non avranno quindi acquisito e sviluppato quelle competenze emotive per voler bene a se stessi, per accettarsi e accogliersi con i propri limiti e vivranno in un costante senso di inadeguatezza.

Uno degli effetti più devastanti di questo tipo relazione, é il fatto che il bambino vive la sua vita negando costantemente la propria identità, per mostrarsi come i genitori desiderano, poiché sa molto bene che questo é l’unico modo per ottenere un briciolo di affetto. Da adulti, presentano rilevanti difficoltà a riconoscersi, a capire che cosa vogliono da se stessi e dalla propria vita e a vivere relazioni davvero autentiche.

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