Non c’entra niente col tema mamme ma questa ve la racconto volentieri. Esco con tutta la famiglia per andare alla pista di pattinaggio vicino a casa.
Torniamo gelati e infreddoliti, e passiamo di fianco a una vineria. Mio marito mi fa notare che una ragazza mi fissa come se avesse visto un fantasma. Non so come ha fatto a notarlo, eppure l’ha notato. Gli dico sì lo so chi è e lo so perché.
Sostanzialmente è la persona con cui il mio fidanzato di anni fa, quello che in pompa magna era arrivato con l’anello ecc, mi aveva tradito per poi mollare anche lei. E poi era stato così idiota da dirmelo mandando in pezzi la poca autostima che avevo all’epoca.
Mi è capitato di incrociarla diverse volte in questi quindici anni e mi guarda sempre così, non so nemmeno dire come. Sarà imbarazzo, non lo so. La verità è che la prossima volta che la incontrerò se mi capita, le voglio dire che io la ringrazio, perché se non fosse stata lei, sarebbe stata un’altra, non c’è bisogno di imbarazzarsi davanti alla verità.
Doveva andare così, ed è andata come è stato meglio, per me prima di tutti. Mi ha tolto da mezzo in tempo utile una persona che non era sincera e soprattutto non era per me, e il suo andare via ha lasciato posto a quello che veramente valeva la pena vivere, per me. Quella vicenda, prima tra tante situazioni nella mia vita in cui la realtà si è rivelata nella sua crudezza, ha fatto parte del mio risveglio, perché a me una bella svegliata serviva.
Anche se ogni risveglio è stato piuttosto brusco certamente non lo nego. Dagli amori che non erano amori, da amici che non erano amici, dagli affetti che non erano affetti.
Sostanzialmente, dalla forma alla sostanza, dall’apparenza alla realtà che per quanto cruda è sempre meglio delle mezze verità che ci raccontiamo e che ci aiutano a stare a galla.
Nessuno ti porta via nessuno, le persone vanno dove vogliono e stanno dove vogliono stare. Capire questo concetto, nella sua disarmante semplicità per me è stata una delle più importanti liberazioni.
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