Perché colorare fa così bene ai bambini

1024 682 Stancamente Mamma

“I colori, come i lineamenti, seguono i  cambiamenti delle emozioni”. P. Picasso

C’è un momento in cui mio figlio mi racconta un sacco di cose, di se stesso, di quello che gli piace, di quello che ha fatto a scuola, ed è quando la sera per rilassarci ci mettiamo a colorare.
Ci sediamo vicini e parliamo. La cosa bella, almeno bella per me, é che a differenza di molte altre occasioni, come quando esce da scuola ad esempio, e sono io che cerco di fargli qualche domanda (a cui risponde con il solito “tutto ok), in questo caso é lui che inizia a raccontare. E questo per me é bellissimo, A volte immagina che cosa vorrebbe fare da grande, altre volte ad esempio mi parla di qualche suo amico, di episodi che l’hanno fatto ridere, e anche di situazioni che l’hanno fatto rimanere male.

Colora di tutto, macchine, treni, personaggi. A volte mi chiede di aiutarlo, o mi chiede consiglio su quale colore secondo me é il più adatto.
Io mi godo i suoi racconti, lui immagina e fantastica.

Perché colorare fa bene ai bambini?

  • Favorisce lo sviluppo della creatività e stimola moltissimo la fantasia;
  • Ha ricadute positive sulla concentrazione: é un’attività che richiede un buon livello di attenzione (per provare a rimanere nei bordi e per la scelta dei colori;
  • Calma la mente ed é una buona attività ad esempio la sera prima di andare a dormire;
  • Favorisce le abilità motorie in quanto migliora la coordinazione oculo – manuale
  • Distoglie dai pensieri negativi, favorendo invece la concentrazione verso l’attività che siamo impegnati a svolgere;
  • Colorare non é solo un bel passatempo, ma per il bambino rappresenta anche un modo efficace per esprimere le emozioni: selezionare i colori e la tecnica secondo molti terapeuti della psicologia del colore, dice molto del nostro stato d’animo.
  • Connette gli emisferi cerebrali coinvolgendo logica e creatività.

Perché é importante colorare per i bambini?

Colorare e disegnare aiutano i bambini a migliorare le capacità motorie. E non solo: allenano il cervello a concentrarsi. Non tutti sanno (e l’ho scoperto anche io di recente), che lo psichiatra Jung fu tra i primi a utilizzare i colori nelle sue sedute di terapie; molti ricercatori hanno inoltre dimostrato che colorare ha un effetto calmante sulla mente simile allo yoga oltre ad essere un buon modo per gestire l’ansia. Per genitori e insegnanti, queste attività hanno anche il vantaggio si essere poco costose e richiedere una preparazione limitata.

Per i bambini più piccoli, possono essere utili libri con diversi soggetti che stimolano la fantasia e pagine confezionate, abbinando i loro interessi e abilità. Con l’introduzione poi del disegno a mano libera, i bambini alimenteranno anche la loro creatività. In entrambi i casi, l’apprendimento può essere introdotto in base all’età e alle capacità del bambino. Ad esempio, i bambini possono “contare il numero di treni sulla pagina” o “nominare tutti i diversi animali nella foto”. Ci si può via via concentrare sull’apprendimento di numeri, colori, geografia, storia e persino ortografia. Allo stesso modo, i genitori possono chiedere ai bambini di disegnare una scena dal loro libro preferito.

Ultimo ma non di importanza, colorare è un’attività che allena la pazienza: ci vogliono tempo, impegno e concentrazione per creare qualcosa di cui si possa essere soddisfatti, come per la maggior parte delle cose belle della vita.

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