Porto mio figlio a uno dei suoi corsi pomeridiani da anni, con un istruttore a mio parere molto capace.
Da anni quando i bambini entrano succede lo stesso. Lui li fa sedere per terra attorno a lui e parlano per qualche minuto. Mi sono sempre chiesta che cosa si dicessero e l’ho scoperto una volta quando entrando per portare la bottiglietta d’acqua che avevo dimenticato di lasciare ho sentito un breve stralcio delle conversazioni.
Ognuno raccontava come si sentiva, come era andata la giornata. Allora senti quello che è andato bene nell’ interrogazione, quello che è stanco, quello che non aveva voglia di essere lì, quello che non voleva la mela di merenda. E poi partiva la lezione.
Un rituale che creava connessione, che faceva sentire evidentemente i bambini ascoltati. Non penso che sia un caso che mio figlio come tutti gli altri adorassero quel maestro con cui mio figlio per primo si è confidato tante volte con lui. E se si è confidato il motivo e’ che è uno che ti guarda negli occhi e ascolta la risposta. Sembra banale, ma non è mica poco.
Una volta mi ha detto, se so come si sentono, so anche come prenderli, ci sono giorni che arrivano con zaini pesanti e non di libri.
Quest’anno noto che dopo tre lezioni quel cerchio non c’è più, i bambini entrano, salutano e la lezione parte. Allora all’uscita lo fermo un attimo e chiedo come mai.
La risposta mi ha gelato. Alcuni genitori sono andati in segreteria a lamentarsi dei minuti persi, quei cinque minuti sette minuti o quanti fossero.
Gli stessi che probabilmente non hanno mai visto una lezione intera e non si sono mai resi conto di quanto li facesse lavorare subito dopo e gli stessi che probabilmente non hanno capito che i bambini sono come tutte le persone, non sono macchine che le programmi e le fai correre.
Hanno le loro giornate belle e brutte ed era un miracolo che a qualcuno importasse qualcosa di saperlo.
Morale, gli han fatto passare la voglia di farlo. Ora per la gioia di tutti rimane una lezione tecnica esattamente come milioni di altre.
Prestazioni e nulla di più.
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