Nessuno cattura la forza dell’immaginazione come Gabby, la amata e sempre curiosa protagonista della serie televisiva di successo La casa delle bambole di Gabby – Gabby’s Dollhouse. Con la sua caratteristica abilità di “rimpicciolirsi” ed entrare nel mondo in miniatura all’interno della sua casa delle bambole, Gabby invita i bambini in un universo costruito sul gioco, sulla possibilità e sulla connessione. Ogni stanza diventa un nuovo regno di esplorazione, ogni momento un promemoria che la curiosità possa rivelarsi una sorta di superpotere.
Con miliardi di visualizzazioni sulle piattaforme di streaming, traduzioni globali in più di 30 lingue e una fanbase estremamente fedele composta da bambini in età prescolare e genitori, La casa delle bambole di Gabby – Gabby’s Dollhouse è diventata una delle serie prescolari più viste e amate dell’era dello streaming. La sua combinazione di gioco tattile, narrazione inclusiva e fascino interattivo hanno trasformato la sua protagonista—Gabby, curiosa e dal cuore gentile— in un’icona generazionale.
Ora, dopo 11 stagioni di enorme successo piene di episodi fantasiosi e ricchi di attività, La casa delle bambole di Gabby – Gabby’s Dollhouse fa il salto sul grande schermo con La casa delle bambole di Gabby – Il Film – Gabby’s Dollhouse: The Movie, il primo film ibrido live-action/animazione di DreamWorks Animation. A metà tra musical, avventura e storia di formazione, il film porta Gabby e il suo gruppo di fantastici amici felini fuori dalla casa delle bambole e dentro la vivace città di Cat Francisco. Al centro della storia c’è la voglia di ritrovare ciò che si è perso, ma anche l’importanza di tenere stretto qualcosa di molto più difficile da conservare: il nostro senso di meraviglia e immaginazione quando si diventa grandi.
L’idea di portare La casa delle bambole di Gabby – Gabby’s Dollhouse sul grande schermo è nata dalle creatrici della serie Traci Paige Johnson e Jennifer Twomey, collaboratrici di lunga data e veterane dell’animazione per bambini, che hanno percepito come il mondo di Gabby fosse pronto per un’esplorazione più profonda. Una tela più grande significava non solo ampliare lo spazio fisico, ma anche approfondire quello emotivo.

La presidente di DreamWorks Animation Margie Cohn ha subito visto il potenziale dell’idea. “La casa delle bambole di Gabby – Gabby’s Dollhouse è una serie piena di creatività e immaginazione senza fine, capace di svilupparsi in un mondo dotato di grande profondità,” afferma Cohn. “Unito a un regista con una visione e a un pubblico appassionato che desidera più contenuti, avevamo una base di partenza ideale per il film.” Quel regista era Ryan Crego, da tempo collaboratore di DreamWorks Animation e autore candidato agli Emmy Awards per Arlo Il Giovane Alligatore – Arlo the Alligator Boy. Non solo Crego rappresentava il perfetto abbinamento creativo, ma viveva già nel mondo di Gabby, grazie ai propri figli.
“Vivendo in una casa di fan di Gabby—ho tre bambini piccoli che ne sono ossessionati— era molto importante per me mantenere il fascino, il carattere e le copiose quantità di brillantini che hanno reso Gabby’s un tale successo,” spiega Crego. “Il tutto cercando di offrire al pubblico (e ai genitori) un’esperienza potenziata e interattiva, diversa da qualsiasi cosa già vista nell’era moderna del cinema. Abbiamo puntato a un viaggio molto più ricco, pieno di sorprese e con un arco narrativo emozionante che sarebbe stato possibile solo grazie alla lunghezza e alla struttura di un film. È una grande responsabilità prendere una delle serie originali di maggior successo degli ultimi dieci anni per bambini e trasformarla in un film. C’è così tanto di bello in La casa delle bambole di Gabby – Gabby’s Dollhouse che non avevamo alcuna intenzione di rovinarlo. Non fraintendetemi, questo non è uno speciale televisivo; questa è Gabby e i Gabby Cats nella loro più grande avventura sul grande schermo!”
Collaborando con gli sceneggiatori Adam Wilson e Melanie Wilson LaBracio, Crego ha costruito una storia incentrata su un viaggio in macchina che in modo esilarante va fuori controllo. Il film inizia con Gabby e la nonna Gigi, in partenza verso Cat Francisco per una vacanza dedicata ai lavoretti creativi. Ma quando la preziosa casa delle bambole di Gabby si stacca dal loro furgone e scompare nella città, Gabby viene trascinata in un inseguimento ad alta tensione che la porta a un mercatino delle pulci locale—e da Vera, una collezionista alla moda con una casa piena di cimeli a tema felino, che scambia la casa delle bambole per un’opera d’arte.
I suoi amici in miniatura sono rimasti all’interno e Gabby si lancia in una vivace missione di salvataggio in tutta la città per recuperare la casa delle bambole. Mentre affronta una serie di incontri emozionanti, Gabby si trova davanti a una delle domande più importanti della sua giovane vita: sarà ancora capace di giocare quando crescerà, o dimenticherà come fare, come Vera? “Da adulti, spesso perdiamo il contatto con il senso del gioco,” afferma Crego. “Questo film parla dell’importanza di riscoprirlo e di mantenerlo. È un messaggio non solo per i bambini, ma anche per i loro genitori e nonni.”

Fedele alle proprie radici, il film punta sulla magia interattiva che definisce la serie. Il film include tantissimi giochi di parole “mici-osissimi” e momenti in cui Gabby parla direttamente al pubblico, rompendo la quarta parete per invitare i bambini a cantare e ballare insieme. Per i realizzatori, era fondamentale mantenere l’esperienza interattiva. “Volevamo che l’esperienza in sala fosse immersiva, come se i bambini e i loro accompagnatori fossero lì con Gabby, ad aiutarla a recuperare la casa delle bambole,” afferma Johnson. Crego aggiunge: “Scherzavamo dicendo che è come il Rocky Horror Picture Show, ma per i bambini in età prescolare. È fantastico dare ai bambini la libertà di rispondere allo schermo, di applaudire e alzarsi dalle sedie. Vogliamo che siano pieni di energia e pronti ad andare a giocare, e che sentano di non stare semplicemente guardando Gabby, ma di aiutarla davvero.”
Il film ha anche investito sul linguaggio visivo della serie in modi audaci e nuovi. Crego ha trovato un partner nel produttore Steven Schweickart (Dragon Trainer, I Croods, Kung Fu Panda 4), la cui vasta esperienza ha contribuito a dare solidità alle ambizioni tecniche del film. “Ryan mi ha proposto il film, e ho accettato subito,” dice Schweickart. “È un visionario. Fin dall’inizio, l’obiettivo era chiaro: creare qualcosa che sembrasse allo stesso tempo artigianale e cinematografico. Qualcosa di tattile e coinvolgente che potesse prendere vita solo in un cinema. Non ho avuto esitazioni—è stato un ‘sì’ senza tentennamenti.
Insieme, i vari reparti hanno affrontato la sfida tecnica di unire live-action e animazione CG in un mondo senza soluzione di continuità. Le sequenze dal vivo, girate a Vancouver, nella provincia canadese Columbia Britannica, sono state progettate con tecniche coordinate di illuminazione e riprese che si fondessero fluidamente con gli ambienti animati. Il contrasto tra reale e immaginato è dichiarato: le scene live-action hanno toni leggermente desaturati, mentre le sequenze animate brillano di calore e vivacità.
La stessa Cat Francisco riflette la lente giocosa e “gatto-centrica” attraverso cui Gabby vede il mondo, con grattacieli dalle orecchie da gatto e nuvole che assumono forme feline. “Non volevamo che sembrasse troppo simile alla sua cameretta o ai mondi da sala giochi della serie,” dice Crego. “Ma non volevamo nemmeno abbandonarne lo spirito. Il film doveva sembrare fresco e cinematografico, ma ancora inequivocabilmente Gabby.”
I realizzatori non hanno avuto paura di affrontare sfide reali o grandi emozioni. “Volevamo che fosse la prima avventura cinematografica per un bambino,” afferma Crego. “Un’esperienza fatta di gioia, musica e spensieratezza, sì, ma anche un peso emotivo fatto di slancio.” Schweickart aggiunge: “Il momento in cui Gabby si chiede se sarà ancora capace di giocare quando sarà grande è devastante, perché ogni bambino lo sente a un certo punto, anche se non riesce a dargli un nome. Vederla affrontare quella paura e superarla è così significativo per dire ai bambini che crescere non è spaventoso.”
La casa delle bambole di Gabby – Il Film – Gabby’s Dollhouse: The Movie è molto più di un semplice passo successivo per una serie così amata. Reimmagina ciò che un film per bambini può essere: una celebrazione audace e interattiva della creatività, della connessione e del crescere senza mai smettere di gioire. “Questo è il primo film ibrido di DreamWorks Animation,” afferma Cohn. “Ma è più di questo. È un’esperienza immaginativa, interattiva e cinematografica, e non vedo l’ora di vedere i bambini e le loro famiglie cantare, ballare e fare ‘pinch pinch’ insieme.” Crego aggiunge: “Spero che i bambini escano dal cinema ispirati a creare, cantare e giocare, e che restino con il promemoria che la creatività non è qualcosa da cui si cresce. Si evolve e si approfondisce e, se siamo fortunati, non ci abbandona mai.”
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