INTERVISTA
La mia vita da quando sono diventata mamma è cambiata drasticamente. I primi mesi mi sono sentita arrabbiata perché non accettavo molto il cambiamento, anche se la gravidanza l’ho desiderata molto (ho avuto un aborto che mi ha fatto soffrire molto e che mi ha fatto capire quanto io volessi diventare madre). Mio figlio era tosto: piangeva spesso, voleva solo stare a contatto per dormire e non voleva stare da solo nella carrozzina. Sempre in giro nel marsupio e a casa dormiva solo tra le mie braccia.
Ero sfinita. La mia vita ha iniziato a migliorare verso i gli 8 mesi, ma da sentirmi meglio credo verso i 2 anni. Ho provato spesso una rabbia eccessiva (mentale) per l’insuccesso e la poca pazienza nell’affrontare certe situazioni. Avrei voluto che si comportasse come desideravo io senza capire che anche per lui era difficile affrontare questa nuova vita.
Sono stata molto fortunata perché entrambe le nonne (pensionate) erano molto presenti al pomeriggio (fino all’anno del bambino che ero a casa in maternità). Mi hanno permesso di lavarmi tranquilla, di addormentare il bambino per farmi riposare (di giorno) e di potermi prendere cura di me stessa. Nonostante tutto però mi sentivo comunque soffocare e mi sembrava sempre di non aver abbastanza tempo per fare tutto ciò che volevo, e questo mi rendeva nervosa. Da quando il bambino ha iniziato a camminare, la mia vita è migliorata moltissimo. Sono stata fortunata perche ho anche avuto un marito che mi ha sempre aiutata in casa e ci siamo sempre divisi i compiti.
La vita professionale ne ha risentito perché ho dovuto lasciare un lavoro che era distante 40 min di casa, che mi portava ad essere fuori dalle 7:30 alle 18. Ora lavoro a 5 min a piedi e posso portare mio figlio all’asilo e andarlo a prendere. Sicuramente non potrò avere la crescita professionale che avrei potuto avere nel mio vecchio lavoro ed economicamente prendo qualcosa in meno, però sono felice al mattino di poterlo portare all’asilo, passare in pausa a prenderlo per vederlo, oppure passare da casa per cucinare, fare le pulizie o andare dalla parrucchiera/estetista. Prima tutto questo non sarebbe potuto succedere.
Non lo so se sono soddisfatta della mia vita… le persone che lo sono magari vivono anche la vita in maniera molto positiva (cosa che io non faccio). Posso dire che se non avessi alcuni pensieri in testa, forse lo sarei. Al momento però non cambierei nulla , mi piacerebbe poter cambiare il passato ma non posso.
Mamme in competizione: tutti pronti a giudicare
Io e mio marito non abbiamo mai litigato in maniera eccessiva e pesante: siamo due persone che vanno molto d’accordo. Il lato sessuale ne ha risentito molto perché mio marito ha avuto un blocco nei miei confronti causato dall’allattamento. Seppur fosse convito che era la cosa giusta (allattare) non pensava di essere così sensibile alla cosa. Vedere suo figlio attaccato al mio seno, lo faceva sentire strano. Abbiamo avuto per qualche mese delle difficoltà e poi parlandone siamo riusciti a risolvere il blocco che aveva.
Ci tengo a dire però che il mondo delle mamme è un modo cattivo. C’è troppa competizione, invidia e si tende sempre a mettere a confronto i figli. Tutti pronti a dirti cosa fare e a giudicare. Nessuno che cerca di capire, si parte a razzo a commentare. Ho imparato a NON giudicare altre mamme su niente. La cosa più brutta che mia sia capitata voglio raccontarla però: una mia cara (ma cara) amica ha una figlia di 3 anni e mezzo. Lei è sempre stata protettiva nei miei confronti ed essendo anche medico mi ha aiutato a cercare la gravidanza e mi è stata vicino nei 9 mesi. Da quando è nato mio figlio ha cambiato atteggiamento… forse sperava che io prendessi il suo modo di esser mamma come punto di riferimento, cosa che io non avrei mai fatto perché abbiamo visioni e stili di vita diverse (lei disordinata e allo sbando io precisa e attenta alle esigenze del bambino).
Una nostra amica in comune mi ha riferito che spesso lei metteva a confronto mio figlio con la sua (più grande di 1 anno e mezzo quasi) ma non in modo positivo. E a detta di questa mia amica (psicologa) lo faceva per insicurezza nella sua gestione della bambina, perché a differenza del mio, la sua è ingestibile. Quindi le piccolezze del mio le esaltava. Questo mi ha fatto capire che purtroppo quando si diventa madri non si guarda più in faccia nessuno pur di mettere in buona luce il proprio figlio. Non c’è supporto e non c’è comprensione.
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