Da quando sono mamma la mia vita è stravolta. Dura, ma ce la si fa

1024 683 Stancamente Mamma

INTERVISTA

Da quando sono diventata mamma, la mia vita è stravolta. Mio marito ed io abbiamo tante passioni: viaggi, concerti. Da quando è nata nostra figlia abbiamo messo da parte tutto. Mentirei se ti dicessi che non mi pesa. Mi pesa eccome! Ed è una sorta di loop: mi pesa e poi mi sento in colpa perché mi pesa. Ovviamente ci sono anche dei lati positivi (e ci mancherebbe altro!). Ci sforziamo di fare tante attività insieme a lei ed alla fine siamo noi i primi a divertirci. Ora ha quasi due anni e ci sorprende il fatto che ogni giorno faccia un progresso. Credo di essere cresciuta molto come persona anche se la maternità ha acuito molto il mio senso di inadeguatezza.

Mio marito ed io gestiamo la routine quotidiana insieme, sia la cura della piccola che le faccende domestiche. Fino ai 15 mesi, mia figlia è stata con mia madre quando lavoravo: è stato molto importante per me poter contare su di lei. Ho avuto un cesareo d’urgenza ed una convalescenza molto lunga. Nei primissimi giorni mia madre si è occupata di tutto. Quando sono tornata a casa mi ha detto “Non ti avvilire. Vedrai che appena potrai camminare di nuovo, prenderai in mano tutto”. In effetti è stato così. Però, quando ero in maternità, la mattina molto presto mamma la portava a fare una passeggiata (le due ore tra una poppata e l’altra) e io avevo tempo di rassettare casa e fare una doccia. E’ stato fondamentale. Però anche lei ha i suoi acciacchi e io credo che tutto sommato i nonni non debbano essere schiavi. Quindi, finite le vaccinazioni, al nido: fino alle 17. Se siamo in difficoltà, comunque ci aiuta mamma (la tiene un paio d’ore quando mio marito va in ufficio). Cerco comunque di pesare il meno possibile. Sono molto fortunata ma ho anche un carattere complicato!

Quando sono rimasta incinta girava la storia della ragazza assunta “nonostante” la gravidanza. A me è successa più o meno la stessa cosa. Nuova azienda, entro con un Co.Co.Co. Il mio datore di lavoro decide di stabilizzarmi prima della scadenza del contratto. Io gli ho detto la verità: che tre giorni prima avevo ritirato la beta. Lui mi ha stabilizzata comunque, dicendomi che la mia gravidanza era solo una bella notizia. Prima di andare in maternità, la mia coordinatrice mi ha “promesso” una promozione al mio ritorno. Pensavo scherzasse. Invece no, sono stata effettivamente promossa. L’azienda per la quale lavoro è una “mosca bianca”, si da veramente valore alle persone. Si premia tanto l’impegno, la proattività. I capi sono i primi a dare il buon esempio. Ti fanno venire voglia di impegnarti al 110% e non solo per la busta paga. Di sicuro se fossi rimasta nell’azienda precedente il mio destino sarebbe stato diverso. Ho visto decine di demansionamenti e licenziamenti ingiustificati ed ingiustificabili.

Tutto sommato sono soddisfatta della mia vita. Cambierei me stessa e la maledetta ansia che mi tormenta. Soffro di attacchi di panico, sono attualmente seguita da uno psichiatra. Questo cambierei. Vorrei avere più fiducia nei miei mezzi, vedermi con gli occhi delle persone che mi stimano.

La coppia dopo i figli invece è un tasto dolente. La stanchezza è un grande ostacolo. Ed è diventato molto complicato ritagliarsi degli spazi per se stessi. Su questo però devo dire che è soprattutto colpa mia. Non me la sento di lasciare la bimba a mamma per motivi che non siano di salute o di lavoro. Quindi serate romantiche no. Però mi sto “sforzando” di non crollare quando metto a letto mia figlia (spesso la mettiamo a letto insieme in realtà) anche semplicemente per stare sul divano insieme a guardare qualcosa di sciocco in TV. Oppure, complice il fatto che la bimba è al nido, andiamo a pranzo fuori, da soli. Dura ma ce la si fa, giorno dopo giorno. 

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